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Telegramma di Francesco Ruffini al rettore, Roma, 20 giugno 1916.
«Chiamato dalla fiducia di S.M. il re all'ufficio di ministro della Pubblica Istruzione il mio primo pensiero va ai docenti, discenti, funzionari di ogni ordine e grado di questa Amminsitrazione i quali fecero sacrificio delle loro nobili vite alla Patria nella presente guerra nazionale ed a quanti ancora stanno contrastandone i mal segnati confini al nemico tradizionale di nostra gente. La loro memoria e il loro esempio siano a tutti noi cui quella gloria suprema e quell'onore incomparabile sono stati contesi, di incitamento a consacrare le migliori energie al nostro Paese, preparando quella Scuola veramente italiana, che sarà con la forza delle armi vittoroso lo strumento principale della sua futura grandezza. Ministro F.° Ruffini".».
Nelle vesti di ministro dell'Istruzione è promotore del D.Lgt. 1° ottobre 1916, n. 1400, che autorizza i rettori a conferire le lauree ad honorem agli studenti caduti che avessero già compiuto l’intero corso di studi per il conseguimento della laurea medesima.

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Libretto ferroviario rilasciato ad Enrichetta Cava, Roma, 1 agosto 1918.
A causa del richiamo al fronte degli impiegati, per la prima volta le donne accedono agli uffici amministrativi. Tra le prime impiegate figura Enrichetta Cava, nata a Chiavenna il 4 dicembre 1898, in possesso del Diploma magistrale superiore, che presta servizio dall’agosto del 1916 all’agosto del 1919.

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Particolare del cursus studiorum del futuro economista Piero Sraffa (1898-1983), studente della Facoltà di Giurisprudenza (1916-1920). I timbri evidenziano come gli studenti militari fossero iscritti d’ufficio agli anni di corso, in base a un provvedimento di legge assunto per la prima volta con D.Lgt. 23 settembre 1915, n. 1489 e reiterato annualmente, fino al 1919-20.

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Il maggiore medico statunitense Richard Haven, comandante dell'Ospedale militare britannico di Torino, chiede di ottenere una nuova laurea a Torino ed è ammesso dal Consiglio di Facoltà all'esame di laurea, dietro presentazione di una dissertazione scritta e di cinque sottotesi. Titolo della dissertazione: "Sull'uso degli anestetici specialmente per anestesia generale in guerra".
Titolo della sottotesi: "La febbre della trincea è dovuta a un verme che invade il sangue ed è trasmesso dai pidocchi".

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Ritaglio di stampa non datato (attribuibile al mese agosto del 1915), tratto dal quotidiano bolognese «Giornale del Mattino», dal titolo Facilitazioni ai laureandi e laurea ad honorem ai caduti per la patria. Si inserisce nel dibattito che portò all’adozione del provvedimento di dispensa, per gli studenti militari, dall’obbligo di presentazione della dissertazione scritta, adottato con D.Lgt. 16 settembre 1915, n. 1435.

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Cassetta reagentario completa di boccettini

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Cassetta in cartone per la raccolta fondi per le attività della Croce Rossa

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Protesi di avambraccio sinistro da applicare ad un mutilato

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Simulatore di volo composto da parte di fusoliera Bleriot XI e sostegno metallico con ruote dentate a manovella. Grazie a questo dispositivo era possibile sottoporre il candidato ai movimenti di beccheggio e rollio tipici di un velivolo. Foto d'epoca.

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Simulatore di volo composto da parte di fusoliera Bleriot XI e sostegno metallico con ruote dentate a manovella. Grazie a questo dispositivo era possibile sottoporre il candidato ai movimenti di beccheggio e rollio tipici di un velivolo.

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